L’articolo si propone di analizzare la nuova “composizione negoziata” introdotta dal D.L. n. 118/2021. Nonostante la “forma tecnica” dell’intervento d’urgenza, il Decreto Pagni sembra poggiare solidamente su una riflessione dottrinaria, non solo europea, avviata ben prima della pandemia e che a livello unionale è culminata nell’approvazione ...
di Vittorio Minervini, Docente a contratto nell’Università degli Studi Tor Vergata di Roma
L’imprenditore che accede alla composizione negoziata introdotta con il D.L. n. 118/2021 può chiedere l’applicazione di misure protettive del patrimonio o la concessione di provvedimenti cautelari necessari per condurre a termine le trattative. La possibilità di ottenere una protezione speciale nella delicata fase delle trattative che precede l’accordo rappresenta ...
di Giuseppe Rana, Presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Trani
Il contratto di credito su pegno, rimasto quasi intatto per decenni, lontano e distaccato dal codice civile, ha beneficiato più recentemente di nuovi approfondimenti di tipo dottrinale, che ne hanno evidenziato la sua modernità, in termini di “operazione economica”. Sulla scorta di questo retroterra giuridico, il contributo enfatizza lo specifico aspetto delle potenziali ...
di Pierre de Gioia Carabellese, Fellow of Advance HE (York, UK), Professor (full) of Business Law and Regulation (ECU, Perth, Australia) e Professor (full) of Law in England (Huddersfield, UK, 2017), Appointed Professor (full) of Banking and Financial Law at the Beijing School of Technology, School of Civil and Commercial Law, Notary Public (Edimburgo, UK) ;
Camilla Della Giustina, Dottoressa in Giurisprudenza, Ph.D Candidate in Law
Per lungo tempo la tutela dei diritti dei lavoratori non è stata percepita come una questione che avesse particolare rilevanza nella crisi d’impresa. Da un po’ di tempo, il legislatore italiano ha cambiato la prospettiva, soprattutto per adeguarsi alle richieste provenienti dagli organi dell’UE. Già da alcuni decenni l’Unione (già Comunità) ha ...
di Gina Gioia, Professore associato di Diritto processuale civile nell’Università degli Studi della Tuscia
Il contributo affronta il tema del decorso del termine di prescrizione dei crediti nella fase esecutiva del concordato preventivo con cessione dei beni. Secondo la soluzione interpretativa offerta, la prescrizione ricomincia a decorrere solo a partire dalla chiusura delle attività liquidatorie, evitando così per i creditori concorsuali che durante il concordato si realizzi ...
di Nicola Traverso, Avvocato in Milano
La sentenza della Corte di Cassazione prova dare una soluzione al problema dell’individuazione di un termine per la riassunzione di un processo che è stato interrotto in ragione del fallimento di una parte. La questione ci impone di interrogarci sulle ragioni dell’interruzione come istituto del diritto processuale civile e verificare come tali ragioni si profilano quando ...
di Eugenia Italia, Giudice del Tribunale per i Minorenni di Venezia
L’introduzione normativa del “cram down fiscale” (e previdenziale) nel giudizio di omologazione delle procedure concordatarie, riferito a proposte non approvate a causa del voto determinante dell’Amministrazione finanziaria (o degli Enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie), ha consentito di sgombrare il campo definitivamente da una serie di ...
di Michele Mauro, Ricercatore di Diritto tributario nell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro
Il presente commento analizza due provvedimenti del Tribunale di Ferrara aventi ad oggetto una proposta di accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento, il cui ricorso è stato dichiarato improcedibile. I provvedimenti commentati offrono l’occasione di soffermarsi sul cram down “fiscale” di recente introduzione e di interrogarsi – dato l’ambiguo ...
di Alessandra Zanardo, Professore associato di Diritto commerciale nell’Università Ca’ Foscari Venezia
Il Tribunale di Napoli definisce la controversia sottoposta al suo esame attribuendo valore dirimente alla volontà negoziale delle parti al fine della qualificazione degli apporti spontanei dei soci alla società in termini di capitale di rischio o di credito. L’applicazione di tale criterio ermeneutico conduce la Corte alla ricostruzione dei mezzi finanziari forniti dai soci ...
di Gloria Marino, Dottoranda nell’Università degli Studi di Salerno